Un mobile da (a)mare, una storia davanti al divano, una consolle a prova “di piccole pesti”, una mensola per i whisky e un tavolo da lavoro e svago. Siamo felici di presentarvi i 5 finalisti del concorso di Natale che, con i loro disegni e racconti, sono riusciti a cogliere al meglio l’essenza della filosofia di officinasottocasa. Complimenti ad Anna, Astrid, Valentina&Leonardo, Massimo e Tancredi!

Da oggi al 17 dicembre potrete votare il vostro preferito!

Grazie di cuore a tutti i partecipanti.

Vediamoli

Ecco una carrellata delle loro immagini:

Scopriamoli

Ed ecco le loro storie:

Anna

Mobile da (a)mare

“Il concorso è stato uno stimolo per far rinascere l’idea di un mobile creato per la nostra casa al mare, il nostro buon rifugio arredata con i colori del mare e dove ogni dettaglio ogni oggetto è stato cercato al fine di rendere il luogo piacevole rilassante ed unico.
È ed stata proprio l’unicità a farci venire in mente un mobile creato su misura da inserire nel nostro bagno. Il lavello che abbiamo acquistato ricorda l’acqua del mare…una piccola vasca di vetro appoggiata su di un piano di legno. Li sotto vorremmo posizionare una struttura leggera laccata di bianco con degli scomparti dove poter sistemare tutti gli oggetti di uso quotidiano, facilmente accessibile ma soprattutto elemento di arredo originale e unico. E chi se non officinasottocasa riassume tutto questo?
Creazione di un elemento di arredo artigianale originale ed unico nel suo genere nato da un’idea e realizzato su misura!
Vi propongo un nostro bozzetto lasciandovi liberi di reinterpretarlo.
Grazie, Anna”
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Astrid

Una storia davanti al divano

“Il progetto che mando è quello di un tavolino da mettere davanti al divano, dove poter appoggiare libri, bicchieri con un goccio di vino condiviso con gli amici, le mie candele. Sono una giovane studentessa e l’idea è quella di fare un investimento per il mio futuro. Comprare un materiale, un mobile, un utensile non ha oggi più il sapore di una storia, ma quello di una certezza che quel determinato oggetto se ne andrà lentamente negli anni, sostituito da un altro. Dimentichiamo di cercare il passato e il futuro negli oggetti di cui circondiamo, anche nel luogo più intimo della nostra vita, nel cuore delle nostre case. Non facciamo che lasciarci prendere da una fretta convulsa di possedere istantaneamente tutto ciò di cui abbiamo bisogno, perdendo il gusto della ricerca: quella di creare uno spazio dove potersi rifugiare una volta tornati dal mondo esterno. Ogni mobile che ci circonda dovrebbe poter esprimere un piccolo pezzo di noi, mantenendo una sua identità, accompagnandoci negli anni a seguire. Ed è proprio questo quello che ti regala un artigiano: rispettando il materiale stesso e il suo passato, la sua storia, crea qualcosa unicamente per te, con uno sguardo rivolto al futuro. Forse questo modo di vivere l’abbiamo dimenticato, forse facciamo fatica a ritrovarlo: proprio per questo, bisogna sostenere gli artigiani. Attraverso di loro possiamo imparare di nuovo ad apprezzare un processo di ideazione e l’arte di racchiuderlo in un prodotto, così che queste storie custodite in un materiale grezzo possano ritornare nelle case di oggi e quelle di domani.”
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Valentina e Leonardo

Una consolle a prova di pesti

“Cari artigiani di officinasottocasa, vi mandiamo il disegno della consolle che abbiamo pensato per la nostra nuova casa. La immaginiamo posizionata all’ingresso, con sopra un bel vaso di fiori freschi e una foto della nostra famiglia: sarà la prima cosa che si vedrà entrando in casa e proprio per questo ci affidiamo a voi.
Sarà essenziale, in ferro, con un ulteriore ripiano – più stretto – nella parte inferiore, sul quale non sappiamo ancora cosa posizionare perché, con i gemelli, qualsiasi oggetto durerebbe un nano secondo stando alla loro portata.
In effetti potrebbe diventare una seduta per loro, o addirittura…  un trampolino di lancio (!), mentre lo spazio vuoto sottostante un ottimo nascondiglio per ciucci, giocattoli, libri… gli stessi che già troviamo sotto ai divani.
Grazie, Leonardo e Valentina”
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Massimo

Mensola sospesa per i whisky

“Cari artigiani, ho da poco cambiato casa e per completarla mi piacerebbe una mensola a soffitto, con struttura in ferro e ripiani in legno, da posizionare sopra un piccolo bancone che già ho, in modo tale da separare la zona con l’angolo cottura dal resto del salottino. Non avendo molto spazio in casa, la mensola sospesa, robusta ma leggera alla vista, mi sembra un ottimo compromesso. Cosa ci metterò? Sicuramente la mia collezione di whisky e qualche buona bottiglia di vino, da bere con gli amici durante la partita o un film. Grazie, Massimo”
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Tancredi

Tavolo da lavoro e svago

“Quando sono a casa passo molto tempo al PC (come sto facendo ora, ad esempio), qualche volta per lavoro ma la maggior parte delle volte per guardare un film, ascoltare musica oppure studiare e scrivere, cioè le attività che aiutano a svagarmi.
A Roma, nella casa di San Lorenzo, la mia coinquilina aveva una bellissima scrivania in legno, fatta a mano, che per tre anni utilizzai io. Trasferitomi a L’Aquila e lasciata la scrivania alla legittima proprietaria, qui ne ho trovata una, che fa il suo mestiere sì, ma è piccolina e pure un po’ sbilenca a dire il vero.
Per questo, mi piacerebbe avere una scrivania, o per meglio dire un tavolo, più spazioso e adatto a me, dove poter lavorare ma soprattutto rilassarmi, che andrebbe posizionato nello ‘studio’/camera degli ospiti, insieme al divano e alla mia piccola libreria. Il mio progetto riprende le linee del tavolo che avevo a San Lorenzo e per questo motivo ho aggiunto un piccolo ripiano in basso a destra per poter poggiare degli oggetti e avere il piano di lavoro più libero per il PC e i libri. Nel ripiano potrei poggiare l’hard disk esterno, dei quaderni o altri libri (le misure di 28×28 sono pensate proprio per far entrare i libri :D), oppure una bella birra ghiacciata da sorseggiare durante un film, in modo da evitare pericolose cadute di liquidi sul ripiano principale.
I materiali mi piacerebbe fossero quelli che vi contraddistinguono, perciò ferro e legno per i top.
Grazie, Tancredi”
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E ora votiamoli

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